I tradimenti sono alla base della rotture di molti matrimoni e, a sorpresa, non vedono pendere l’ago della bilancia necessariamente dalla parte dei mariti. Ovvero: anche le donne tradiscono.
Se gli uomini però davanti ad un tradimento reagiscono in modo violento, e tutti i casi di cronaca nera degli ultimi anni ne sono la dimostrazione, le donne sono molto “più sottili” e cercano di capire autonomamente con i mezzi più disparati se effettivamente il partner le sta tradendo o meno. Si parte quindi con il “fai da te investigativo” che come spiegano gli esperti delle investigazioni private può essere una strategia quanto mai deleteria.
Ci sono infatti donne che si mettono a pedinare il marito seguendolo sul posto di lavoro, in palestra o nei luoghi frequentati oltre alla casa coniugale ed all’ufficio. Pedinamenti a piedi od in auto.
Altre invece preferisco “gettarsi” furtivamente su tablet, cellulare e computer alla ricerca di conversazioni, chiamate o scambi di immagini equivoche, non appena il marito lascia incustoditi questi dispositivi.
Infine le più determinate e tecnologie potrebbero dotarsi, visto la grande presenza di negozi specializzati su internet, di dispositivi di spionaggio come microtelecamere, registratori o software spia.
Qualsiasi sia la strada presa, si rischia molto dalle sanzioni pecuniarie alla reclusione. La legge e numerose sentenze della Cassazione sono molto chiare in merito. I reati a cui potreste andare incontro se il partner spiato si costituisse come parte danneggiata vanno dalla violazione della privacy all’esercizio abusivo dell’attività investigativa.
Pensateci bene quindi e valutate se sia il caso di rischiare una denuncia o se magari sia meglio affidarsi ad un professionista legittimato dalla legge. Solo con le prove raccolte da un investigatore privato professionista potrete procedere in sede giudiziaria con una separazione con addebito.
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